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“Il linfedema è una condizione cronica progressiva caratterizzata dall’accumulo di fluidi all’interno degli spazi tissutali risultante da un’insufficienza del sistema linfatico e uno squilibrio del trasporto linfatico“ ISL  International Society of Lymphology. Consensus Document 2013.

 

La linfa presente normalmente nel nostro organismo, per cause che vedremo in seguito, non riesce ad essere adeguatamente drenata e rimane ad accumularsi in una determinata zona la quale si imbibisce e si gonfia.

 

Il linfedema può coinvoltere gli arti, braccia o gambe, ma anche altre parti del corpo come testa collo, seno, torace, addome, pube e genitali esterni.

 

Che cos’è il sistema linfatico?

 

Il sistema linfatico costitisce un sistema di drenaggio parallelo al sistema venoso.

 

Che cos’è un edema linfatico?

 

L’edema linfatico si differenzia dagli altri tipi di edema in quanto presenta un alto contenuto proteico.

Come si presenta un arto affetto da linfedema?

 

Solitamente comincia a gonfiarsi una zona (la mano, la zona vicino al gomito, la parte alta della coscia, la caviglia), il gonfiore inizialmente può essere passeggero.

Negli stadi iniziali a volte il riposo notturno è sufficiente per far scomparire l’edema che comincia a ripresentarsi nel corso della giornata successiva. 

Questo però è gia un sintomo di linfedema ed è necessario che venga trattato al più presto perchè il linfedema è una patologia cronica.

Negli stadi più avanzati l’edema tende a fibrotizzare e ciò a livello tattile viene percepito come un indurimento del tessuto.

L’indurimento del tessuto può creare delle limitazioni a livello articolare e quindi nello svolgimento delle attività quotidiane. E’ per questo che è necessario agire il prima possibile in modo da evitare questo tipo di evoluzione .

l’obiettivo in questi stadi più avanzati è quello di ammorbidire il tessuto oltre al ridurre il volume. 

 

Negli stadi ancor più avanzati  possono presentarsi alterazioni e lesioni della cute. Prevenire o gestire questa situazione diventa indispensabile.

La cosa importante da avere ben chiara è che il linfedema non passa da solo e deve essere trattato il prima possibile.

 

Quali sono le cause del linfedema?

 

Il linfedema viene suddiviso in due tipi:

  • Primario - La persona ha un’alterazione del sistema linfatico di tipo costituzionale , può avere un numero ridotto di vasi linfatici o vasi linfatici di dimensioni minori rispetto alla norma, oppure possono essere presenti un minor numero di linfonodi ( in alcuni casi vi è una totale assenza di linfonodi di una zona ) Può comparire prima dei 35 anni e viene definita forma precoce, mentre se compare dopo i 35 anni è definita tardiva. Le forme familiari sono più rare e possono comparire alla nascita o entro i sei mesi di nascita.

  • Secondario - Quando la persona subisce un danno diretto al sistema linfatico. Può essere un infezione, un trauma , un intervento chirurgico ,etc. La forma più conosciuta è quella secondaria ai trattamenti oncologici di asportazione dei linfonodi (linfadenectomia) e ai trattamenti radianti ( radioterapia).Non per tutte le forme di tumori è necessaria la linfadencetomia , negli ultimi anni il progredire delle tecniche chirurgiche permette interventi sempre meno invasivi ma a volte è necessaria la asportazione dei linfonodi. 

 

Quale incidenza nelle forme secondarie?

 

  •  linfadenectomia ascellare: circa il 20% delle pazienti ha il rischio di sviluppare il linfedema negli anni successivi. Solitamente questa asportazione linfonodale viene praticata in seguito agli interventi per tumore al seno. 

  • linfadenectomia inguinale pelvica e addominale: circa il 40% dei pazienti con tumori genito-urinari ha il rischio di sviluppare il linfedema negli anni successivi.

 

Le forme tumorali principali che possono necessitare di questi tipo di asportazione linfonodale sono:

  • tumore al seno

  • utero, ovaie

  • vescica, prostata

  • melanomi

Come si cura il linfedema?

 

La terapia del linfedema è la cosiddetta terapia decongestiva complessa (TDC)

che consiste in due fasi:

  1. Intensiva 

  2. Mantenimento 

 

Gli obiettivi del trattamento sono in relazione allo stadio evolutivo della patologia.Il trattamento è strettamente personalizzato in modo da ottenere il miglior risultato possibile. 

 

  • Bendaggio linfologico multicomponente (arto superiore, inferiore e genitali esterni)

  • linfodrenaggio manuale con manualità specifiche per il linfedema ( arti,torace, addome, seno,  viso collo e cavo orale )

  • Pressoterapia pneumatica sequenziale a 12 settori

  • linfotaping

  • trattamento delle cicatrici

  • corsi di autocura per pazienti e familiari ( automassaggio, autobendaggio, esercizi di mobilità, autolinfotaping )

  • indicazioni per la corretta scelta del tutore elastico ( fondamentale per il mantenimento dei risultati ) 

  • addestramento all’ indosso del tutore

  • indicazioni relative alla cura della cute e alle norme comportamentali da seguire

  • monitoraggio 

  • Terapia decongestiva pre e post interventi di supermicrochirurgia linfo-venosa

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